Dopo la nuova denuncia sul mancato rispetto del collocamento obbligatorio da
parte della nuova Alitalia (45 assunti sui 323 dovuti), la Federazione
italiana per il superamento dell'handicap pensa a un ricorso alla
magistratura: "Ci costituiremo parte civile in giudizio"
ROMA - La legge 68/99 sul collocamento obbligatorio delle persone disabili è
stata chiaramente violata e le autorità competenti dovrebbero immediatamente
intervenire. Così la Fish (Federazione italiana per il superamento
dell'handicap) dopo la denuncia, definita "circostanziata", dell'assessore
al Lavoro della regione Lazio Alessandra Tibaldi, che ha ricordato come il
numero dei lavoratori disabili assunti da Cai sia sensibilmente inferiore a
quello dovuto dalla legge.
Secondo Tibaldi, infatti, in base alla normativa vigente, all'interno delle
7924 persone assunte dalla società nella provincia di Roma vi dovrebbero
essere 323 disabili, ossia il 7% dei 4613 dipendenti che formano la base di
computo ai fini del collocamento obbligatorio. Sempre secondo l'esponente
del Lazio gli invalidi effettivamente assunti sono solo 45. Una situazione
molto diversa da quella precedente, perché la vecchia Alitalia - ha notato
Tibaldi - rispettava in pieno la normativa sulle assunzioni del personale
disabile.
La Fish ricorda che "lontano dai riflettori si stanno consumando delle
profonde ingiustizie" e "si stanno violando palesemente norme di tutela che
si ritenevano consolidate": per questo - è scritto in una nota - la
Federazione "si riserva anche di valutare eventuali azioni legali e di
costituirsi parte civile in giudizio affianco ai lavoratori esclusi
dall'assunzione o dalla riassunzione, in base anche alla legge 67/2006 che
reca misure antidiscriminatorie". (ska)
(31 marzo 2009)
anche questo....stessi contenuti...
http://superando.eosservice.com/content/view/4328/115/
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento