martedì 31 marzo 2009

MERIDIANA LICENZIA......

Primo Piano
Avviate le comunicazioni per i 61 assistenti di volo. Fallito il
referendum sull'accordo indetto da Anpav e Uil: «La Cgil ci ha boicottato»

Meridiana, scattano i primi licenziamenti
Martedì 31 marzo 2009
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l via le lettere di licenziamento per 61 dipendenti Meridiana. La trattativa di
mobilità aperta lo scorso novembre non è infatti riuscita a chiudere l'accordo
sulle nuove condizioni per gli assistenti di volo e dopo il naufragio del
referendum di categoria sullo schema d'intesa di mercoledì scorso, la compagnia
formalizzerà i tagli.
REFERENDUM Nel fine settimana Anpav e Uil avevano chiesto
ai lavoratori di esprimersi in un referendum che gli avrebbe dato il mandato ad
accettare i pesanti tagli in busta paga previsti dal nuovo contatto. Nella
consultazione, a cui da subito la Cgil si era detta contraria, è mancato però
il quorum: i votanti sono stati 157 su 352, di cui 142 hanno approvato
l'ipotesi di accordo e 11 si sono detti contrari. Il quorum minimo richiesto
era di 177.
BOICOTTAGGIO Anpav e Uil puntano quindi il dito contro il primo
sindacato dei lavoratori, responsabile a loro dire della mancata
partecipazione. «Siamo stati boicottatati dalla Cgil che ha messo in piedi un
partito del Non voto e con opera di volantinaggio ha convinto i dipendenti a
non votare», accusa Fabrizio Contino, coordinatore nazionale dell'Anpav. «Il
referendum è nullo e noi non abbiamo alcun mandato per continuare la
trattativa: ora si va ai licenziamenti». Sulla stessa linea il segretario della
Uil Trasporti per la Gallura, Marco Bardini. «Il risultato ha rispettato le
premesse, anzi il contratto ha ricevuto l'approvazione di quasi la metà dei
lavoratori. La Cgil è stata irresponsabilmente determinante del naufragio che
ha decretato l'inizio della fine di Meridiana». Atteggiamento che per entrambi
i rappresentanti sindacali sarebbe «un improvviso e inspiegabile cambio di
rotta dopo una lotta unitaria».
CGIL Secca la replica del primo sindacato dei
lavoratori: «Il mancato accordo non è nostra responsabilità», sottolinea
Roberto Pesaresi, «ma sono le altre sigle ad aver fatto un altro buco
nell'acqua nel loro piano di discussione con l'azienda. Il referendum indetto
prima della firma di un accordo non avrebbe comunque avuto alcun valore». Per
la Cgil l'unico vero ostacolo alla firma sarebbe stata la durata del contratto.
L'azienda avrebbe voluto che le nuove condizioni valessero dal primo giugno
2009 e non dalla scadenza del precedente contratto (ovvero dal 2007). «Una
vacanza contrattuale di un anno e mezzo è inammissibile perché, tra l'altro,
non ci avrebbe permesso di rinegoziare alcunché prima del 2013», aggiunge
Pesaresi. «Per questo possiamo dire che siamo stati ostaggio dei piloti: se
l'azienda l'avesse concessa a noi, l'avrebbero rivendicata anche loro».
RICORSI
Oggi la compagnia invierà le lettere di licenziamento ma affinché questi
diventino operativi dovranno passare almeno tre mesi. E contro i tagli
potrebbero poi arrivare i ricorsi oltre che delle sigle sindacali anche dai
circa 140 lavoratori che da sempre si erano detti contrari alle misure
penalizzanti dell'accordo. «Noi vogliamo vedere i bilanci per capire se davvero
ci fossero i requisiti per ridurre il personale», sottolinea Alessandro Meloni,
l'avvocato che rappresenta i lavoratori “dissidenti”. «In più sembra avvalorata
l'ipotesi che la Sfirs entri nel capitale Meridiana: mi appello alla Regione
affinché non dia un euro in caso di licenziamento».
FUTURO Ieri, poi, tutte le
sigle degli assistenti di volo hanno chiesto un nuovo incontro con l'azienda,
lasciando in piedi tutti gli scioperi annunciati (uno per il 19 aprile e
l'altro per il 4 maggio). I sindacati vorrebbero ancora trattare con la
compagnia: i licenziamenti sono infatti revocabili sino all'ultimo istante. Se
la situazione non cambierà, poi, sono anche possibili nuove iniziative di
protesta. I tagli riguarderanno 61 tra hostess e steward (di cui 32 ad Olbia,
16 a Firenze e 13 a Verona) mentre non varranno per i piloti che avevano chiuso
la procedura di mobilità (per 84 lavoratori) con la firma di un accordo e la
previsione dei contratti di solidarietà.
ANNALISA BERNARDINI

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