lunedì 15 ottobre 2012

mobilità

dal link http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_ottobre_14/alitalia-mille-nuovi-esuberi-2112247141407.shtml Alitalia, stangata sugli impiegati in arrivo altri mille esuberi alla Cai Saranno colpiti soprattutto gli amministrativi, con ricadute gravi su Roma. Mobilità per altri 3.500. Martedì il nuovo piano industriale: cassa integrazione alla Magliana La manifestazione di sabato al ministero dell'Economia (Eidon) ROMA - La lunghissima vertenza Alitalia si arricchisce di nuove drammatiche pagine. Da venerdì 12 ottobre è finita la cassa integrazione per 3500 dipendenti della vecchia compagnia, ormai fallita: sono entrati in mobilità, anticamera del licenziamento. E per i lavoratori della nuova compagnia, l'Alitalia Cai, sono in arrivo altri tagli: martedì sarà presentato il nuovo piano industriale, prevista la cassa integrazione per 1000 impiegati (che si aggiungerebbero ai 700 di marzo). Il grande pasticcio di Alitalia è arrivato a una svolta drammatica. Finita la cassa integrazione 3500 dipendenti della vecchia compagnia ormai in liquidazione entrano in mobilità, anticamera del licenziamento. Ma le cose vanno male anche nella nuova compagnia, la Cai dei capitani (d’impresa) coraggiosi voluta dall’allora premier Berlusconi e dall’allora banchiere Passera (ora ministro) e costata fra incentivi e debiti stornati circa 3 miliardi alle casse pubbliche. Uno striscione dei cassa integrati Alitalia (Eidon) Dopo 13 trimestri su 14 con i conti in rosso, il capitale sociale si è eroso da 1,1 miliardi a circa 4 milioni. Perdite su perdite. E martedì prossimo l’azienda presenterà il nuovo piano industriale ai sindacati: si parla di altri 1000 lavoratori in cassa integrazione, che si andrebbero ad aggiungere ai 700 messi a riposo forzato dal marzo scorso su un totale di 14.500 lavoratori. E all’orizzonte non si vede nulla di buono: a gennaio scade il divieto di vendita delle azioni in mano appunto ai Capitani coraggiosi, alcuni (Benetton e Riva) hanno già manifestato l’intenzione di chiamarsi fuori. Insomma, c’è il rischio della grande fuga. In questo quadro, a pagare le scelte strategiche che si sono rivelate sbagliate (e cioè puntare soprattutto su corto e medio raggio), saranno appunto i lavoratori. I dettagli del piano non sono ancora noti, ma secondo le indiscrezioni i tagli dovrebbero colpire perlopiù gli impiegati addetti ai settori commerciale, elaborazione dati e amministrazione, le cui attività potrebbero subire anche una parziale esternalizzazione. E incombe anche il rischio di un ridimensionamento ulteriore delle aree di manutenzione, già ridotte a vantaggio delle officine del socio forte Air France. Sabato, intanto, Enrico Gasbarra, segretario del Pd del Lazio, ha scritto una lettera ai ministri Corrado Passera (Sviluppo economico) e Elsa Fornero (Welfare): «Crediamo sia giunto il momento di un intervento deciso del governo su alcuni problemi che non possono più attendere». E ancora: «Vi è l’urgenza di costituire un tavolo anti-crisi tra Alitalia, governo e forze sociali col coinvolgimenti degli enti locali per affrontare un quadro di emergenza che rischia di esplodere e di provocare forti tensioni sociali e un vero e proprio crack per l’intero sistema economico del Lazio che ha numeri da dopoguerra». I sindacati annunciano battaglia: «Contrasteremo qualsiasi piano preveda tagli. I soci di Cai, dopo l’investimento iniziale, non hanno più messo un euro nella compagnia - dice Claudio Di Berardino, della Cgil -, serve un piano di investimenti. Non vorremmo che a gennaio, se andranno via gli azionisti italiani, la Cai finisce completamente in mano ad Air France che potrebbe decidere di coprire da sola l’aumento di capitale con tagli selvaggi sul costo del lavoro. Per questo sabato 20 la manifestazione nazionale della Cgil a Roma sarà dedicata anche al caso Alitalia».

venerdì 5 ottobre 2012

IMPORTANTE AVVISO DELLA PROVINCIA DI ROMA PER IL PERSONALE IN CIGS PROSSIMO ALLA MOBILITA'

AVVISO AI LAVORATORI IN MOBILITA’ ALITALIA Si comunica che dal prossimo 13 ottobre 2012, per il riconoscimento del diritto all’indennità di mobilità è necessaria ESCLUSIVAMENTE la presentazione di una specifica domanda da parte del lavoratore, da inoltrarsi, in via telematica, attraverso i seguenti tre canali: · on line direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell’Istituto (si ravvisa l’opportunità che i lavoratori interessati in vista della domanda di mobilità provvedano a munirsi di PIN dispositivo, consultando le indicazioni presenti sul sito INPS – www.inps.it) · tramite Contact Center integrato – n. 803164; · tramite Patronati/Intermediari dell’Istituto – attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi. Nella compilazione di tale domanda gli interessati dovranno indicare – nella sezione Stato di disoccupazione – di aver attestato il proprio stato disoccupazione presso il Centro per l’Impiego di competenza territoriale per domicilio in data 15/10/2012 poiché la Provincia di Roma provvederà ad iscrivere d’ufficio tutti i lavoratori interessati. NON SARA’, PERTANTO, NECESSARIO RECARSI PRESSO I CENTRI PER L’IMPIEGO. Coloro i quali necessiteranno dell’attestazione dello stato di disoccupazione potranno presentarsi presso i Centri per l’impiego di appartenenza a far data dal 15 novembre p.v. secondo la calendarizzazione definita da ciascun CPI e pubblicata con apposito Avviso. Il Dirigente Dott. Francesco Costanzo

venerdì 7 settembre 2012

Licenziati!!!!

eccoci, ci siamo quasi, tra pochi giorni, poco più di 30 giorni arriverà la fatidica data del 13 Ottobre 2012. Saremo LICENZIATI!!!! Iniziamo un calvario nuovo quello vecchio fatto di speranze di essere richiamati o di ritrovare un lavoro è durato quasi 4 anni e cosa è successo??? di tutto e di più la crisi economica si è aggravata e tanti di noi si arrangiano come possono per portare avanti le loro famiglia.... Che tristezza una volta entrati all'Alitalia ci rimanevi fino alla pensione, avevi un minimo di dignità e potevi stare almeno sereno e se ti davi da fare potevi ambire anche a piccole soddisfazioni lavorative, era come una grande famiglia.... Tutti la pensavamo un pò così ora il baratro.... migliaia di lavoratori non hanno i requisiti pensionistici e si incamminano verso la disoccupazione, quelli che lavorano in azienda oggi hanno il terrore di perderlo il lavoro e vivono con quell'ansia che a noi in ciogs ci attanaglia tutte le sere e le notti fissando lo sguardo verso l'orizzonte alla ricerca di un segnale di serenità di luce. Si stiamo vivendo un brutto incubo nell'indifferenza generale e in una crisi del sistema economico produttivo del paese che ancora non da quei segnali di ripresa e che continua a parlare di giovani, di giovani....ma chi lo ha perso il lavoro e ha una famiglia da mandare avanti come fa? chi ha bambini, genitori o parenti da accudire e magari pure malati come fa?!?!? I sindacati ogni tanto citano i cigs e la politica non vuole affrontare quello che ormai tutti riconoscono come un'altro scandalo del nostro paese che vive di ingiustizie quotidiane che è assuefatto dall'individualismo e incapace di alzare la testa tranne quei 4 gatti che vengono subito emarginati. La riflessione della sera la lascio a voi che seguite questo blog aperto da più di 3 anni e che spero possa un giorno dire "è finita chi in pensione chi lavora abbiamo la nostra DIGNITA' RITROVATA"

martedì 14 agosto 2012

news dal corriere della sera

dal link http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/12_giugno_20/alitalia-esodati-polemiche-costantini-201677806782.shtml Alitalia, polemiche sui presunti esuberi Mobilità per 4200 della vecchia compagnia I sindacati accusano la gestione del nuovo vettore: riduce i posti di lavoro. Il Cub: «Troppi stage e contratti a progetto». L'Ad Ragnetti: «Non si parla di mille in Cig» ROMA - «Ogni tanto va fatta la manutenzione alla macchina e se la situazione lo renderà necessario, ci saranno degli aggiustamenti. Ma non si parla di mille lavoratori in cassa integrazione come ventilato dai sindacati». I numeri reali del microcosmo occupazionale che è l’aeroporto di Fiumicino, l’amministratore delegato di Alitalia, Andrea Ragnetti, non li cita nel dettaglio. Rispondendo all'allarme lanciato dalle associazioni dei lavoratori minimizza. Ma il Pd replica: «Su 6 mila cassintegrati del Lazio, 4200 sono ex Alitalia e a ottobre 2012 finiranno in mobilità, quindi licenziati». «NON FAR MARCIRE LA COMPAGNIA» - Il team leader dell’ex compagnia di bandiera, a margine della convention Alitalia Day, non nasconde comunque le preoccupazioni per un 2012 che si prospetta difficoltoso. «Nessuno - ha risposto proprio in merito alle voci di nuova cassa integrazione per mille lavoratori – ha piacere e voglia di tornare su temi spiacevoli del passato. Se saremo in condizioni di evitarlo lo faremo a tutti i costi. Ma non possiamo far marcire la compagnia». L'area Cargo dell'aeroporto di Fiumicino (Ansa) LAVORATORI ESODATI - Li sbandierano eccome i numeri e lo fanno da mesi invece le sigle sindacali. E non si tratta di cifre confortanti. La carica degli oltre 4 mila ex dipendenti di Alitalia, la vecchia compagnia «deceduta» nel 2008 con l’arrivo di Cai, dal prossimo autunno saranno ufficialmente «figli di nessuno». «Su 6 mila cassa integrati nel Lazio, 4200 sono ex Alitalia – sottolinea Vincenzo Pasculli, circolo Pd Trasporto Aereo Roma - i quali finiranno, ad ottobre 2012, in mobilità e quindi licenziati e per chi aveva i requisiti pensionistici, la beffa di veder slittare la data della pensione (senza lavoro e senza pensione insomma)». Esodati, dunque, anche i dipendenti fantasma di una società a sua volta estinta, per i quali i sindacati si appellano direttamente a Monti, per modificare i requisiti pensionistici stabiliti dal Governo. Passeggeri in attesa di bagagli nello scalo di Fiumicino (Ansa) FIGLIA DISABILE A CARICO - Emblematica la storia di Maurizio Zoppi, residente a Ostia, giovane papà con figlia disabile a carico. «Alitalia ci ha lasciati in mezzo a una strada. – dice ormai disperato l’ex lavoratore – Sono in cassa integrazione dal 2009, lavoravo nella compagnia da dieci anni. Ho una bimba affetta dalla sindrome di Williams (rara malattia genetica, ndr), ma questo non ha fatto alcuna differenza». I PRECARI DEL VOLO – Trentacinquemila i lavoratori impiegati nel trasporto aereo che ancora oggi a Roma e nel Lazio produce una parte importante del Pil regionale. «Molti di questi però sono impiegati con contratti a progetto, stage o determinati, – sottolinea Antonio Amoroso, Cub Trasporti Roma – abbiamo situazioni di ogni genere quanto a stabilità. Senza citare, nel caso di Fiumicino, situazioni a rischio, settori in via di smantellamento». È il caso del polo manutentivo di eccellenza dell’ex Alitalia, quella zona dell’area tecnica chiamata «Le Officine». Dipendenti di una società di handling protestano al Terminal 1 (Ansa) DIMEZZATI AL REPARTO RUOTE - I dipendenti del cosiddetto reparto ruote proprio nelle ultime settimane avevano manifestato di fronte la sede della compagnia al Leonardo da Vinci, per denunciare i pesanti tagli tra il personale di Fiumicino, dimezzato nel giro di 5 anni. Operai specializzati, addetti al controllo minuzioso della resistenza e durata delle ruote firmate Alitalia. «Siamo in 15, eravamo il doppio nel 2008. – spiega Daniele Cofani, delegato Cub –. Stanno esternalizzando persino la manutenzione. Oggi gli aerei italiani si aggiustano persino in Israele, non più qui a Roma». LE CESSIONI NELL'HANDLING - Non ci sono solo i dipendenti Cai a rischiare il posto a Fiumicino. La società europea di handling Flightcare (operativa anche al Da Vinci) ha ceduto il suo ramo aziendale alla collega Swissport, che però non sembra intenzionata ad accollarsi il pacchetto italiano: così 890 dipendenti degli scali romani, di cui il 50% in esubero, sono ora a rischio. Poi ci sono i 400 dipendenti delle pulizie: Adr ri-mette a bando il settore ma il pericolo è che i nuovi arrivati, nella gara al ribasso, non vogliano mantenere tutti i lavoratori al loro posto. Valeria Costantini 20 giugno 2012 (modifica il 22 giugno 2012)

venerdì 13 gennaio 2012

LETTERA DI MONTINO A MONTI: ALITALIA NON RISPETTA GLI IMPEGNI, FIUMICINO AD ALTO RISCHIO E LA REGIONE NON INTERVIENE

Signor Presidente del Consiglio,

Le scrivo per porre alla Sua attenzione e a quella dei suoi ministri il caso Alitalia. La scelta della nuova proprietà di eludere i patti stipulati al momento del passaggio di consegne con i sindacati e le istituzioni sta creando nella nostra regione una situazione di tensione grave, tale da poter compromettere, a breve, la stessa funzionalità dell’aeroporto di Fiumicino principale scalo del Paese e della Capitale.

La vicenda che Le sottopongo coinvolge oltre 4500 persone. Tanti sono i lavoratori e le lavoratrici parcheggiate in cassa integrazione in base agli accordi stipulati tra i nuovi proprietari dell’ex compagnia aerea nazionale, i sindacati, le istituzioni locali. L’impegno era quello di procedere al loro riassorbimento appena si fossero create le condizioni per farlo. Tutto ciò non sta accadendo.

I vertici della compagnia hanno deciso di violare i patti sottoscritti e di condannare così 4500 persone al loro destino. Infatti ha già assunto e continua ad assumere nuovo personale con contratti precari piuttosto che reinserire i lavoratori espulsi. E mi pare che provochi danni alle casse pubbliche e un indebito arricchimento della società. Di fatto siamo di fronte a un licenziamento di massa differito.

Alcune migliaia di lavoratori al termine dei 7 anni di ammortizzatori sociali (4 di cigs piu tre di mobilità) se non verranno reinseriti, oltre a restare senza reddito, non matureranno nemmeno i requisiti per accedere alla pensione. La nuova proprietà, fino ad oggi, non ha intenzione di ritornare sulla scelta di stracciare ogni accordo.

Inoltre si sta aprendo una ulteriore conflittualità derivata dalla decisione della nuova Alitalia di internalizzare con assunzioni a tempo determinato servizi attualmente svolti da società esterne senza garantire la tutela dei posti di lavoro esistenti e che, attualmente, sono a tempo indeterminato. mettendo in pratica una precarizzazione dei rapporti di lavoro , generalizzata.

Se non si interviene subito già alla fine di febbraio ci saranno i primi 76 licenziamenti definitivi. E questo rischia di innescare a breve una serie di proteste che potrebbero compromettere la piena operatività dello scalo di Fiumicino con gravi ripercussioni sia sul trasporto aereo che per la stessa immagine del nostro Paese. L’attuale amministrazione della Regione Lazio, purtroppo, è silente e questo comportamento non fa altro che dare ulteriore alimento a tensioni e disagio.

Da qui il mio appello: intervenga il Governo. Ci sono ancora le condizioni per evitare che il più grande aeroporto italiano piombi nel caos. I ministri del trasporto e del lavoro si facciano parte attiva, convochino le parti. Prima che sia tropo tardi. Certi della sua attenzione Le formulo i migliori auguri di buon lavoro anche a nome del Gruppo del Pd alla Regione Lazio.

Il Presidente del Gruppo del PD alla Regione Lazio

Esterino Montino

sabato 24 dicembre 2011

Comunicato Stampa della manifestazione sotto la regione lazio del 21 dicembre 2011

Comitato Cassintegrati Alitalia “Overbooked”
Comitato Az Cigs Piloti
Filt Cgil Lazio
Usb Lavoro privato
Cub Trasporti

Presidio dei Cassaintegrati Alitalia alla Regione Lazio e gli impegni dei Capigruppo

Oggi 21 dicembre 2011 presso il Consiglio Regionale del Lazio si è svolto un presidio con centinaia di lavoratori Cassaintegrati Alitalia promosso dal Comitato Overbooked e sostenuto dalla Filt Cgil Lazio, Usb, Cub e Comitato Az Cigs Piloti, e da diversi partiti dell’opposizione tra i quali Pd, Idv, Fds, Verdi, Lista Bonino-Pannella e Lista Civica, con l'obiettivo di sollecitare risposte alle tematiche scottanti che da anni giacciono inevase, aggravate dal contesto della Crisi e dalle ultime riforme previdenziali che rischiano di gettare nel baratro oltre 4.000 lavoratori.
Una delegazione rappresentativa del presidio ha incontrato i capogruppo consiliari dell’opposizione e di una parte della maggioranza.
Sul piano amministrativo i Capigruppo si sono impegnati a sollecitare la Presidente Polverini, attraverso una mozione, a farsi parte attiva per richiedere al governo l'apertura urgente di un tavolo istituzionale per esaminare lo stato di Alitalia Cai, e individuare strumenti che sappiano dare risposte occupazionali ad una situazione che sta diventando sempre più ingestibile, anche alla luce delle riforme previdenziali. Sul versante regionale i Capigruppo si sono impegnati a richiedere la convocazione urgente di un Tavolo tecnico in Regione Lazio.
Le principali finalità del provvedimento sono:
- Sbloccare i fondi della Regione Lazio necessari alla Provincia di Roma per riprendere e completare il progetto di mappatura delle competenze professionali;
- Costituire una lista d'anzianità ufficiale e trasparente per i Cigs non pensionabili (includendo carichi familiari e sociali) per la riqualificazione e riassunzione/ricollocazione, a partire dall’Alitalia Cai, utilizzando anche i fondi cigs/mobilità già previsti per questi lavoratori;
- Blocco dei requisiti pensionistici
Il presidio prende atto positivamente dell'impegno, il primo così concreto e unitario dal 2008, ma è consapevole che la strada per trovare la risoluzione alle problematiche della vertenza aperta è ancora lunga e necessita della continua attivazione diretta dei lavoratori e delle forze politiche e sindacali.
Contestualmente è stata esaminata anche la grave crisi dei lavoratori Argol. Il presidente della IX Commissione Lavoro, si è fatto carico di affrontare la vertenza in atto nei prossimi giorni.
Roma, 21/12/2011

venerdì 16 dicembre 2011

Mercoledì 21 dalle ore 10,30 presidio dei cassaintegrati del Gruppo Alitalia presso la REGIONE LAZIO

IL GIORNO 21 DICEMBRE ALLE ORE 10.30 PRESSO LA SEDE DEL
CONSIGLIO REGIONALE LAZIO (V. della Pisana 1301)
MANIFESTAZIONE CASSAINTEGRATI ALITALIA
COMITATO "OVERBOOKED"
MANIFESTA PER I TUOI DIRITTI E PER IL TUO FUTURO!

Sono passati già due mesi da quando è stata depositata in Regione Lazio, e firmata da vane forze
politiche (FDS.IDV, LISTA BONINO.LISTA CIVICA, PD.SEL e VERDI), la Mozione n. 263 che riprende e
appoggia le istanze espresse dal Comitato di Cassaintegrati Alitalia "Overbooked". Pochi ed essenziali i
punti destinati a favorire la ricollocazione professionale degli ex lavoratori Alitalia:
- sbloccare i fondi della Regione Lazio necessari alia Provincia di Roma per riprendere e
completare il progetto di mappatura delie competenze professionali
- Costituire una lista d'anzianità ufficiale e trasparente per i Cigs non pensionabili (includendo
carichi familiari e sociali) che funga da graduatoria per la riqualificazione,
riassunzione/ricollocazione utilizzando anche i fondi cigs/mobilità già previsti per questi lavoratori.
Un meccanismo che potrebbe agevolare le assunzioni da parte delle imprese presenti nel territorio
a partire dall'Alitalia Cai
- possibilità di utilizzare il Fondo Speciale del Trasporto aereo per la riqualificazione
professionale
- Impegnarsi presso INPS per l'interpretazione degli accordi relativi alla messa in quiescenza per
vecchiaia, nei termini più vantaggiosi per le lavoratrici, in armonia con la vigente normativa italiana
ed europea.
A queste gravi mancanze si aggiunge oggi che a seguito della nuova e famigerata riforma
delle pensioni il numero dei disoccupati italiani è destinato a crescere e potrebbe essere
formato anche da moltissimi ultracinqauantenni e ultrasessantenni, costituiti dall'ex forza
lavoro di Alitalia.
Né la Giunta Regionale, né la IX Commissione Lavoro hanno mai ritenuto opportuno inserire la mozione
presentata nei propri O.d.g., tantomeno indire un Consiglio Regionale Straordinario per affrontare, a
partire da questa Mozione, le importanti tematiche relative ai Cassaintegrati Alitalia. Troppo tempo è
passato senza che una sola iniziativa sia stata presa dalla Regione Lazio e dal Governo Italiano!
Gli ex lavoratori e le ex lavoratrici di Alitalia Lai vedono avvicinarsi giorno per giorno la scadenza del
periodo di ammortizzatori sociali "concesso", e da sempre sbandierato dai media come un "privilegio".
Molte altre categorie di lavoratori oggi in difficoltà godono di "privilegi" simili. Ma anche per loro, come
per il personale ex Alitalia, si tratta solo di un licenziamento differito. Altro che privilegi!
E' ORA DI DIRE BASTA A QUESTA ACCUSA INFAMANTE CHE COLPISCE TUTTI I LAVORATORI.
NON ESISTONO PRIVILEGI QUANDO TI SCIPPANO IL LAVORO E TI VENGONO NEGATI I DIRITTI!