mercoledì 26 gennaio 2011

ALITALIA, PD ROMA: PREOCCUPA NUOVO PIANO, SORPRENDE SILENZIO ALEMANNO

Il Pd di Roma è preoccupato per la vertenza aperta che vede 700 cassintegrati, la scadenza del contratto di molti lavoratori stagionali ed il riassetto organizzativo di Alitalia-Cai.

L’azienda doveva rispondere ad una reale prospettiva di rilancio, che vedeva Roma come base di riferimento. Al contrario, il piano presentato a dicembre e ancora in discussione con i sindacati, preoccupa e allarma.

A parlare, in una nota, il segretario del PD di Roma Marco Miccoli e il segretario del Circolo PD Aeroportuali Vincenzo Pasculli.

Si recuperi efficienza e mercato non gravando sulle famiglie dei lavoratori e sulle capacità industriali del territorio – Aggiungono – Dopo il fallimento della vecchia Alitalia e i sacrifici di tanti lavoratori e contribuenti italiani, Roma non può permettersi una nuova crisi occupazionale dovuta alla nuova Alitalia (Alitalia e AirOne).

Il Governo Berlusconi avrebbe dovuto impegnarsi a tener fede alle promesse elettorali, di una Alitalia forte, competitiva e globale. Invece – proseguono – sorprende e preoccupa il silenzio del Governo e del Sindaco di Roma Alemanno di fronte ad un ridimensionamento dell’offerta e del network e a questo nuovo piano di tagli. Nonostante l’aumento di 2 milioni di passeggeri l’anno negli aeroporti del Lazio – sottolineano gli esponenti del Pd – dei 30mila occupati nel settore aereo circa 6mila sono in cassa integrazione o mobilità, dati anche evidenziati dall’Unione Industriali di Roma e dalle Organizzazioni sindacali.

La nostra solidarietà va anche ai 242 lavoratori di Flight Care (settore handling assistenza terra) e ai 50 lavoratori di Argol handler cargo di Fiumicino, colpiti dalla procedura di licenziamento. L’allarme è quello della concorrenza sfrenata in questo settore,che porta ad un vero e proprio ‘dumping socialè. I prezzi al ribasso portano ad un peggioramento della qualità del servizio, con i lavoratori esposti a crisi e a licenziamenti.

Alitalia-Cai chiarisca le sue reali intenzioni di sviluppo e investimento nel territorio romano, che vede l’industria del trasporto aereo, i servizi e le infrastrutture, come importanti fattori di sviluppo produttivo e occupazionale. Regole, strategia e programmazione sono condizioni necessarie per un rilancio del settore aereo a Roma e nel Lazio – concludono i Democratici – e per quel salto qualitativo che possa equilibrare crescita del traffico, sviluppo virtuoso e sostenibilità e far diventare l’Hub di Roma uno snodo strategico nel Mediterraneo.

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Tags | aereoporto, alitalia, crisi, diritti, fiumicino, lavoro, occupazione, pd roma

2 commenti:

  1. Ma porca paletta...ma possibile che dobbiamo beccarci i debiti di AirOne pagando i conti ai soliti pochi loschi personaggi, che tralaltro vengon ricompensati di un fallimento? fosse possibile io direi "se lavorate bene verreti pagati oltre i vostri sogni...se lavorate male...beh c'è quel bel muro pieno di fori...."
    Come al solito ci rimettono i soliti...ma quindi chi è stato richiamato corre il rischio di tornare in cassa? e se si (dicon sia volontaria) a che condizioni?
    Ma la storia che "puoi decidere" di star fermo per due anni in cassa e poi rientrare sicuramente, a patto di non licenziarsi, incorrendo in caso contrario in una grossa penale, è vera o no?
    Giorgio A.

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  2. MI piace il titolo: sorprende il silenzio di Alemanno...... sorprende??? vi sorprende davvero?!?!?!?!? poveri!

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