martedì 14 settembre 2010

ALITALIA, CGIL: COMPAGNIA NON DECOLLA, CAI HA PRESO MA NON INVESTE

(OMNIROMA) Roma, 10 set - La nuova Alitalia, la Cai, "non spicca

il volo". A denunciarlo è la Cgil di Roma e Lazio che ha

presentato dati della compagnia a due anni dalla sua nascita

dopo l'accordo siglato il 14 settembre 2008 tra Governo

imprenditori e sindacati che ha determinato 8mila cassintegrati.

La situazione della nuova Alitalia è stata illustrata questa

mattina dal segretario regionale Cgil, Claudio Di Berardino, da

quello Filt, Alessandro Capitani e Filt trasporto aereo Stefano

Monticelli. Secondo i dati riportati dalla Cgil, rispetto alla

media degli ultimi tre bilanci semestrali della vecchia Alitalia

peggiorano i ricavi -30%, i passeggeri trasportati -1 milione

mentre la capacità di riempimento degli aeromobili è del 68% (3

punti sotto rispetto alla vecchia Alitalia e 8 punti in meno

rispetto alle grandi compagnie continentali). La fusione

Alitalia-Air One ha portato a una riduzione del giro d'affari e

passeggeri: con un calo rispettivo del 48,3% e del 30,3% nei

primi 6 mesi del 2010. Riguardo alle rotte, dice Cgil, solo il

6,7% del traffico europeo e il minor numero di rotte a lungo

raggio della sua storia 14 rispetto alle 77 di Air France. "Il

piano industriale è stato disatteso e modificato - ha detto

Monticelli - la nuova Alitalia ha continuità con il passato è

un'azienda stretta all'angolo che non riesce a scalare il

mercato europeo, si è ridimensionata e lo si vede nel rapporto

con le altre compagnie. Quando è nata si è detto che si voleva

fare a 5 stelle ma in realtà è ad 1 stella. Ci sono voci di

esubero di personale". In conclusione la Cgil denuncia come in

due anni il volume d'affari è stato dimezzato con indicatori

economici simili alla vecchia Alitalia e un risultato operativo

praticamente simile e che passa da -135 a -129. Inoltre c'è il

mancato consolidamento e sviluppo sia del mercato che della

flotta. Tutto questo determina aerei poco carichi e ricavi

ridotti di 140 milioni. "Vorremmo che gli accordi presi vengano

rispettati - ha detto Di Berardino - noi siamo sempre stati

contro la politica dei due tempi: non è possibile che Cai ha

preso e ora che si deve aprire il capitolo degli investimenti

Cai non si impegna. Il lavoro della Regione della Provincia e

del Comune non è terminato serve ancora un tavolo

interistituzionale sul lavoro e in particolare su Alitalia

perchè ci sono molte ombre". Intanto la Cgil prepara

un'iniziativa nazionale per fine ottobre per rilanciare

l'economia ragionale e nazionale.

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