domenica 22 febbraio 2009

OLTRE IL DANNO LA BEFFA.....IL FONDO CIG AI PILOTI

dal quotidiano "Il Sole 24Ore" del 21 febbraio 2009, a pag.
21:

Trasporti. I costi dell'addestramento

Alitalia, ai piloti i fondi della Cig

L'aggiornamento La tassa di tre euro a biglietto per integrare il
reddito
del personale in esubero verrebbe destinata alla formazione

Roma

La tassa di tre euro a biglietto introdotta per pagare la
cassa integrazione agli esuberi Alitalia potrebbe essere
utilizzata per aiutare l'azienda, per sostenere il costo di
addestramento dei piloti, la «scuola guida» per passare alla
cloche di aerei più moderni.
La proposta è in discussione tra l'azienda e i sindacati.
Secondo indiscrezioni, non confermate da Alitalia, il
progetto dovrebbe essere discusso dal comitato
amministratore del Fondo per il sostegno del reddito del
personale del trasporto aereo - composto da otto
rappresentanti dei vettori e altrettanti dei sindacati -
nella riunione del 24 febbraio convocata presso la sede dell'Inps
a Roma. Tra i punti all'ordine del giorno, firmato dal
presidente Paolo Moreno, «Modifiche regolamento del fondo,
Proposte di modifica e delibere conseguenti».
Istituito con una legge del 2005, il Fondo era alimentato in
origine con una tassa di un euro su ogni biglietto dei voli
in partenza dall'Italia, il balzello è stato elevato a tre
euro a tratta dal Parlamento in ottobre, con l'approvazione
del decreto che ha pilotato la cessione dell'Alitalia alla
Cai. Secondo il traffico del 2008, la tassa darebbe un
gettito di 200 milioni di euro all'anno.
Mentre è in ritardo il pagamento della cassa integrazione a
5mila esuberi Alitalia, l'azienda ha proposto ai sindacati
modifica del regolamento che, se accolta, darà alla nuova
compagnia privata - guidata da Roberto Colaninno
(presidente) e Rocco Sabelli (ad) - un aiuto per un importo
fino a 15 milioni di euro, secondo stime sindacali.
Oltre che per integrare il reddito dei cassintegrati fino
all'80% dello stipendio, il Fondo può già essere utilizzato
per la «riqualificazione» del personale. Lo scopo è
favorirne il reimpiego. C'è però una condizione: il
personale deve essere in cassa integrazione.
La proposta di modifica al regolamento prevede invece l'utilizzo
del Fondo anche per «riqualificare» lavoratori già alle
dipendenze di un vettore che non abbia chiesto lo stato di
crisi. Una bozza di delibera che circola indica, tra i casi
ammessi al finanziamento, «la formazione per l'abilitazione
ad altro tipo di aeromobile a seguito della completa
radiazione della flotta di un tipo di aeromobile».
Se passerà questa modifica, la ex Cai potrebbe quindi
attingere al Fondo per i costi di «passaggio macchina» dei
circa 400 piloti dei 22 Md80 della vecchia Alitalia o dei 14
Boeing 737 di Air One. Questi aerei sono destinati ad essere
radiati entro il 2012. Ma già tra poche settimane una delle
due classi di jet potrebbe essere messa a terra, perché il
traffico è crollato e l'azienda sta pensando di tagliare la
capacità. I piloti verranno quindi addestrati per passare
sugli Airbus 320 e sugli Airbus 330 che entreranno in flotta
in futuro, ceduti in leasing da Carlo Toto. Con la modifica
al Fondo, la nuova Alitalia non sarebbe più tenuta ad
assumere altri piloti dalla cassa integrazione per guidare i
nuovi aerei, come era stato prospettato ai sindacati, ma
terrebbe i piloti già assunti e non dovrebbe neppure
chiedere lo stato di crisi e mettere i piloti da
riqualificare in cassa integrazione.
Sempre sul fronte dell'organico, la nuova Alitalia assumerà
«almeno 78 piloti (entro 12 mesi) e 190 assistenti di volo
(da aprile)» a tempo indeterminato attingendo al bacino
della cassa integrazione. Lo prevede l'accordo firmato nella
tarda serata di giovedì tra l'azienda e i sindacati.

Nessun commento:

Posta un commento