sabato 14 febbraio 2009

LA VERITA SU CHI CI ATTACCA (LIBERO)

Signor Zulin,

mi riferisco al suo articolo del 13 febbraio 2009 relativo ai cassintegrati Alitalia, per dirle che ha ragione. Ha ragione che i cassintegrati non sono solo Alitalia, che esistono migliaia di cassintegrati silenziosi, che non scendono in piazza. Ma questo non giustifica chi li lascia per mesi senza stipendio. Il problema lei lo legge dal punto di vista sbagliato! Tutti quelli che hanno diritto alla cigs, devono immediatamente cominciare a percepire almeno la quota base, salvo poi effettuare gli aggiustamenti con il comodo degli uffici preposti a tale erogazione. Altrimenti hanno il DOVERE di bloccare chi invece la pancia ce l’ha piena.

Già la situazione è di per sé umiliante, dover poi pietire il minimo per sopravvivere (parliamo di 800 euro): è indegno di un paese che si definisce civile (e non basta definirsi tale per esserlo).

In quanto poi al suo scandalizzarsi per i 3 euro a biglietto per sovvenzionare il fondo integrativo per i lavoratori Alitalia (che hanno subito questa grande porcata grazie alle brillanti invenzioni del premier), credo che la testata per la quale lei scriva non possa ergersi a difensore della moralità.

Vorrei ricordarle che lei percepisce uno stipendio (che ritengo sia abbastanza lontano dagli 800 euro dei cassintegrati) grazie ai contributi statali. Nel 2003 il quotidiano Libero ha ricevuto dallo Stato 5.371.000 euro come finanziamento agli organi di partito poiché all’epoca era registrato all'epoca come organo del Movimento Monarchico Italiano, poi trasformato in cooperativa per ottenere i contributi per l’editoria elargiti alle testate edite da cooperative di giornalisti. A fine dicembre 2006 Libero è diventato una s.r.l. In seguito è stata creata una fondazione ONLUS per controllare la s.r.l. e , di conseguenza il giornale, in modo da continuare a percepire i contributi in quanto edito da una fondazione.

Poiché il contributo statale è basato sulla tiratura, basta stampare tantissime copie per acquisire un contributo più alto. E’ vero che per legge bisogna vendere almeno il 25% delle copie, ma chissà perché capita di trovare nei pressi di una metropolitana, tutti i giorni, una cinquantina di copie 'omaggio' per i passanti.

La invito pertanto a guardare prima la trave nel suo occhio.

So che non pubblicherà e non mi risponderà. Ma non me l’aspetto, né lo voglio perché tanto il suo giornale non lo leggo (neanche la copia gratuita della metropolitana).

3 commenti:

  1. La falsita' ideologica di certa stampa e di certi politici e' nel rimarcare il peso che gli Italiani(ma solo quelli che pagano le tasse, ndr) dovranno pagare per il "botto" di Alitalia. Perche' noi dipendenti in cig non siamo Italiani(secondo loro). Noi, alla nostra quota-parte, gia' ci abbiamo aggiunto, oltre alla perdita del posto, svariati migliaia di euro. Oltre a due mensilita'/anno per i prossimi sette. Ma a lor signori piace piu' soffermarsi sui tre euro che si pagheranno ad ogni imbarco, che comunque pagheremmo anche noi.

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  2. ma chi sei bobbo? che hai paura di farti riconoscere?
    questo blog è stato fatto per informare e non per nascondersi.
    se sai qualcosa di certo sul meccanismo del prestito della regione lazio informaci pure.
    ma se devi fare considerazioni che ormai tutti hanno già fatto non ci sei di molto aiuto!
    e comunque chi sei?

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  3. Ehy Tom, io ho scritto sull'articolo di libero, che c'entra il prestito ella Regione Lazio?

    mi trovi qui: http://esuberi.interfree.it
    e qui: http://groups.google.it/group/esuberi-alitalia?hl=it

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